Quarta giornata - Campionato Regionale Under 14 – 2008

Charvensod- Calcio Leinì: 3-0

Prima trasferta in Valle d’Aosta per il Calcio Leini. Molto entusiasmo e tanto affiatamento nel gruppo durante il viaggio in bus e il pranzo davano il presupposto di fare una bella partita. 

Effettivamente partiamo subito bene e dopo nemmeno 5 minuti Salzano ha la palla per il vantaggio. Su contropiede però spreca calciando contro il portiere. Fosse entrato quel goal sicuramente l’atteggiamento in campo sarebbe cambiato. Ma si sa. Il calcio è così. Al 9’ minuto è il loro n. 9 che ci castiga con un contropiede. Palla lanciata lunga che scorre veloce per via del campo sintetico. Liquori prova a trattenerlo, ma niente. Il 9 va via e insacca Solito. 

I padroni di casa la fanno da padroni, ma anche noi riusciamo a giocare e ad arrivare qualche volta al tiro. Ma senza concretizzare. Al 18’ arriva il raddoppio con azione sulla sinistra, tiro, palo, palla in mezzo all’area e il loro giocatore che arriva prima di tutti e la butta dentro. Su un’azione prendiamo anche un palo con Vinci che arriva fino in fondo e non si capisce se vuole tirare o mettere la palla in mezzo, e sprechiamo un’altra occasione. Peccato che al 22’ arriva anche il 3-0 su calcio d’angolo. Parabola perfetta. Noi fermi come statuine e il loro n. 9 che indisturbato appoggia di piatto in rete da dentro l’area piccola. 

Nel secondo tempo il mister cambia Vinci per Harram subito, poi Realmuto per Lantero e migliore per Pellegrini. Le energie fresche so vedono in alcuni frangenti, ma il mister si aspettava un cambio di passo che c’è stato, ma non come si sperava. Potenzialmente abbiamo giocato peggio nel secondo tempo rispetto al primo tempo. Un giallo per Tommasin per un entrata quasi da dietro e  al 72’ l’arbitro fischia la fine: 3-0. 

Aldilà del risultato qualche miglioramento si è visto. Soprattutto il fraseggio oltre la metà campo con appoggio sulle face e qualche sovrapposizione. É mancata un po’ di cattiveria, il mettere il piede prima dell’avversario senza paura, il correre negli spazi vuoti, il sacrificarsi per il compagno. Fatto il proprio compitino, a posto. Cammino così mi riposo. C’è bisogno di cambiare atteggiamento. C’è ancora tanto da migliorare. Ma i mister ci credono. Il problema è che ci devono credere un po’ di più i ragazzi. Non si può prima della partita usare il verbo “speriamo”. La convinzione mentale del proprio potenziale fa la differenza tra giocare a pallone e tirare i calci al pallone.